Ginnastica dolce
Si tratta di programmi di attività motoria svolti in gruppo con la guida di istruttori professionisti/ fisioterapisti, che rientrano nel campo della educazione alla salute e della promozione di stili di vita corretti. Tale attività interviene nella fase della cronicità stabilizzata, quando l’intervento riabilitativo ha esaurito il suo intento, risulta utile in presenza di molteplici patologie ( M. di Parkinson, artrite reumatoide, artrosi, osteoporosi, ed altre) ed ogni qual volta ci si trova di fronte a patologie che determinano ipomobilità, al fine di scongiurarne i danni conseguenti. Possono partecipare ai programmi di ginnastica dolce persone stabili dal punto di vista clinico e che non presentano controindicazioni specifiche, individuate dai medici di famiglia , dagli specialisti, o dai servizi di riabilitazione. Le lezioni saranno organizzate in gruppi di 10/15 persone, e strutturate secondo uno schema ben preciso e organizzato: durante le prime lezioni ci sarà anche una parte teorica finalizzata all’insegnamento di “precauzioni” da adottare nella vita quotidiana, regole di igiene posturale, posizioni antalgiche e tecniche di respirazione associate al movimento. Si procederà poi all’attuazione del nostro protocollo di esercizi .
ORARI E PROGRAMMA SPECIFICO
Due giorni a settimana durata di un’ora circa a lezione per ogni gruppo.
EQUIPE COINVOLTA
Fisiatra, il terapista, segreteria.
UTENTI COINVOLTI
Persone stabili dal punto di vista clinico e che non presentano controindicazioni specifiche, individuate dai medici di famiglia o dagli specialisti, dai servizi di riabilitazione; valutati presso la nostra struttura con visita medica e somministrazione di test specifici.
PREREQUISITI
Spazi adeguati e personale. La conduzione dell’attività motoria dipende dall’insegnante, il suo ruolo è complesso perché comprende sia la figura del “tecnico competente” che la figura “dell’animatore” ricco di carica vitale e di entusiasmo, capace di coinvolgere il soggetto in tutte le strategie motorie proposte anche quando egli non si sente adeguato.
OBIETTIVI TERAPEUTICI SPECIFICI
Migliorare la qualità di vita. Prevenire i danni secondari all’ipomobilità, contrastare l’isolamento sociale che spesso è presente in soggetti affetti da patologie croniche, preservare le autonomie.