Storia del centro
Duchessa Madre Elena di Aosta
I figli di Don Orione vennero a Napoli non per loro spontanea volontà ma per l’insistenza della duchessa madre Elena di Aosta che voleva realizzare un’opera di bene a ricordo del figlio Amedeo Unberto morto tragicamente in Africa. Dopo varie vicende pensò di affidare loro la casa paterna Ravaschieri, adiacente alla Chiesa di S. Maria Assunta in Donnalbina.
Essi pensarono di realizzare così un Piccolo Cottolengo per l’accoglienza di orfani e i mutilatini della guerra. I primi religiosi si stabilirono nella sede donata il 22 settembre 1942, mentre l’inaugurazione ufficiale ebbe luogo il 6 marzo 1943.
Il Centro, nella sua forma attuale di Istituto di Recupero medico-sociale avvia la propria attività, quale naturale sviluppo della precedente, nel 1972.
Al momento l’opera nell’ambito dell’azienda sanitaria Napoli 1 prevalentemente per il distretto sanitario n°51 occupandosi di Riabilitazione con accreditamento S.S.N. (ex art.26 della legge n.883/78) con l’erogazione di prestazioni sanitarie dirette alla riabilitazione fisica, psichica e sensoriale dei soggetti portatori di handicap secondo le vigenti norme di legge. Vengono quindi abilitati, riabilitati ed educati nella forma ambulatoriale, semiresidenziale e domiciliare, persone con disabilità neuro-psico-motorie.