Formazione Carismatica

 

Incontri di Formazione Carismatica: ‘L’abitare’
La programmazione della formazione carismatica proposta dalla nostra provincia religiosa sarà per i prossimi sei anni orientata verso la categoria nella quale siamo immersi :’lo spazio’.
Il primo triennio(2018/21) sarà alla scoperta dello spazio a noi vicino,la casa,gli ambienti di lavoro e i luoghi dove abitualmente ci muoviamo.
In essi incontriamo i nostri familiari, gli amici, i colleghi, gli ospiti delle nostre case, tante persone amiche o indifferenti o addirittura antipatiche.
Il secondo triennio (2021/24) ci proietterà invece nello spazio più lontano:’il mondo’.
Lo spazio come luogo di incontro con le cose e con le persone cioè con quei punti di riferimento che ci sono abituali e che quando ci vengono a mancare ci lasciano destabilizzati.
E’ il creato dono di Dio, che vogliamo scoprire come luogo di crescita nella relazione e nella comunione.
Per questa ragione il tema del sessennio prende stimolo dal creato e dal grido di meraviglia che San Francesco ha ripetuto nel suo cantico delle creature: ‘Laudato sii’.
Nel primo triennio i temi sullo spazio vicino ci aiuteranno a conoscere l’abitare, il lavorare e l’avere cura, mentre nel secondo triennio aperto al mondo, i temi ci educheranno ad uscire ad incontrare ed a gioire.
 
Abitare i 5 sensi

lo spazio può essere occupato oppure abitato. Può essere semplicemente il luogo di lavoro, o d’altra parte il luogo di ‘ricovero’ oppure un opportunità per fare esperienza di vita piena, di relazione, o persino di comunione.

Don Orione afferma :’al Piccolo Cottolengo si vive allegramente!’. L’allegria di cui egli parla, l’abitare lieto, si concretizza attraverso l’esperienza sensoriale, fondamentale chiave di lettura per analizzare la qualità del nostro abitare.

I nostri sensi sono davvero un grande dono del Creatore: ci permettono di abitare lo spazio, di aiutare gli altri ad abitarlo, e , in definitiva , di godere la vita. In questa prospettiva, i sensi sono una cartina di tornasole della nostra attenzione verso l’altro, particolarmente quando l’altro dipende da noi nella vita quotidiana.

C’è un attenzione semplicemente ‘funzionale’, che guarda ai bisogni elementari , e un’attenzione piena e concreta, che gode del piacere dell’altro, mediante piccoli gesti di cura, attenti al cibo, ai profumi alla bellezza.

Prov. Rel. SS Apostoli Pietro e Paolo

Don Orione Napoli 2025